La medicina veterinaria ha assistito a notevoli progressi negli ultimi decenni, in particolare nel campo dell’imaging diagnostico. Tra queste innovazioni, la microscopia elettronica rappresenta uno strumento estremamente efficace, ma ancora poco utilizzato nella diagnostica degli animali da compagnia, in particolare cani e gatti. Grazie alla sua risoluzione impareggiabile e alla capacità di mostrare dettagli ultra-strutturali, la microscopia elettronica offre informazioni fondamentali su un’ampia gamma di processi patologici, dalle infezioni virali alle malattie renali fino alle neoplasie. In questo articolo esploriamo le applicazioni, i benefici, le sfide e le prospettive future dell’uso della microscopia elettronica nella valutazione diagnostica nel cane e nel gatto.
Vi saranno sicuramente capitati casi in cui l'esame delle urine e l'urinocoltura mostravano una discrepanza tra l'esito della microbiologia e l'aspetto microscopico del sedimento urinario: apparentemente illogici, questi risultati possono in realtà avere diverse spiegazioni medico/scientifiche.
Alla valutazione dello striscio ematico è possibile riscontrare diverse alterazioni morfologiche a carico degli eritrociti sia in corso di stati patologici più o meno significativi che in corso di artefatti. Vediamo nel dettaglio le diverse alterazioni che possiamo riscontrare allo striscio ematico e facciamo chiarezza su cosa è più o meno rilevante se segnalate nel referto ematologico.
La Leishmaniosi felina è una malatti
L'insufficienza pancreatica esocrina