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GASTROENTEROLOGIA

PERCHÉ LA CONCENTRAZIONE DELLE LIPASI PUÒ NON CORRELARE CON I RILIEVI ECOGRAFICI NELLA PANCREATITE ACUTA DEL CANE?

La pancreatite acuta è una grave patologia che può colpire uomo, cane e gatto. Essendo una patologia con  elevata mortalità, la diagnosi precoce e un adeguato trattamento medico sono di importanza vitale.

 

Figura 1: esame istologico di pancreas di cane deceduto per una grave pancreatite acuta. L'istopatologia è il gold-standard per la diagnosi definitiva di pancreatite ma ha ovvi limiti operativi (necessità di biopsie multiple ed in diverse aree dell'organo).

 

Purtroppo, la diagnosi può non essere così semplice ed ancora oggi non esiste un singolo rilievo clinico o laboratoristico sufficientemente sensibile e specifico, per cui ci si deve basare su tre aspetti cardine:

 

1) Segni clinici compatibili quali anoressia, vomito e diarrea (talora emorragici) ad insorgenza acuta , dolore addominale e shock.

2) Diagnostica per immagini, in particolare l’ecografia addominale che può mostrare alterazioni tipiche quali aumento del volume ed anomalie dell’ecogenicità del pancreas e del grasso peri-pancreatico, peritonite, presenza di versamento, corrugamento duodenale e mancanza di peristalsi del piccolo intestino.

3) Aumento di specifici enzimi di origine pancreatica, quali amilasi e lipasi. In particolare negli ultimi anni si è dimostrato come le lipasi specifiche canine e feline (cPL e fPL) siano ben correlate con l’attività lipasica misurata mediante il metodo DGGR in chimica clinica, un aumento dell’attività della lipasi DGGR di 3/4 volte il limite riferimento superiore è fortemente suggestivo di danno pancreatico.

(vedi anche nostro precedente blog a riguardo: https://www.mylavblog.net/protocolli-terapeutici/119-119.html)

 

Tuttavia, diversi studi hanno recentemente dimostrato che in corso di pancreatite vi è una scarsa correlazione tra la presenza di alterazioni ecografiche e i livelli di lipasi circolanti (specifiche e/o DGGR).

Un recente studio pubblicato sul Journal of Veterinary Internal Medicine (Hammes & Kook, 2022) ha cercato di trovare una risposta a questa discrepanza. I risultati di questo studio sono stati piuttosto sorprendenti e sembrano indicare che:

a) Lipasi DGGR e lipasi canina specifica (cPL) sono effettivamente ben correlate tra loro, ma non con i rilievi ultrasonografici.

b) Gli aumenti delle lipasi sono probabilmente riferibili ad una fase molto precoce della patologia mentre quelli ultrasonografici a fasi più avanzate.

Infatti, le lipasi (DGGR e cPL) hanno un’emivita molto breve (circa 2h) e vengono rimosse dal circolo entro 24h dalla cessazione del danno pancreatico. Viceversa, le alterazioni ecografiche sono probabilmente più tardive, ed infatti sono più facili da visualizzare in pazienti con episodi ripetuti di pancreatite rispetto ai pazienti in prima presentazione.

 

In conclusione, quando si valuta un paziente con sospetto clinico di pancreatite, bisogna considerare che lipasi e rilievi ecografici si modificano con una cinetica probabilmente differente. In particolare, l’aumento delle lipasi, rilevabile attraverso l’uso della chimica clinica, è più precoce e i livelli ematici possono normalizzarsi prima che inizino a comparire i classici segni ecografici.

 

Walter Bertazzolo, Med. Vet. EBVS European Specialist in Veterinary Clinical Pathology (Dipl. ECVCP); Direttore Scientifico di MYLAV

 

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